Conversione di San Paolo

Descrizione

Come noto, si tratta della prima versione su tavola della celebre tela eseguita per la cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo a Roma, conservata oggi presso Palazzo Odescalchi.

Del celebre dipinto sono state ricostruite le movimentate vicende che lo condussero da Roma a Madrid, poi a Genova e infine nuovamente a Roma.

Dai Cerasi passò in proprietà ai Sannesio, per due generazioni. Venduta a Juan Alfonso Enriquez de Cabrera, duca di Medina de Rioseco e nono Almirante de Castilla, vicerè di Sicilia e di Napoli, la tavola venne portata a Madrid, nel 1647, per essere poi ceduta alla sua morte ad Agostino Ayrolo, socio e cognato di Francesco Maria Balbi. Fu così che giunse a Genova, presso Palazzo Balbi almeno a partire dal 1664, quando l’inglese Sir Philip Skippon ammirò in casa di Francesco Maria una “S. Paul’s Conversion”, registrata poi sul suo diario di viaggio in Italia (1663-1666). Citato in tutti gli inventari, sempre con la stessa collocazione, il dipinto resterà nel Palazzo di famiglia fino a metà del XX secolo circa, quando con la spartizione della collezione Balbi tra i marchesi Doria e i principi Odescalchi, l’opera tornò a Roma.

Dettagli opera

Titolo
Conversione di San Paolo
Autore
Michelangelo Merisi Caravaggio
Tecnica
Olio su tavola
Dimensioni
237 cm x 189 cm